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durata video:
03:47
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Innsbruck
data della ripresa:
2008-06-17
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1916
trascrizione:
In Galizia, doveva essere pazzesco, le case in Galizia. Avevano naturalmente; no, non lo posso raccontare, non lo posso raccontare, quel che ha vissuto lì. No non lo posso raccontare. Racconto? - - Una volta pernottarono da una coppia di coniugi. E dormivano tutti per terra. E sentivano che i coniugi bisbigliavano e bisbigliavano tra di loro e non sapevano di cosa si trattasse. Pare che la donna dovesse andare al bagno. E tutti i soldati erano da qualche parte per terra. Poi alzò il culo e - la lasciò cadere. Tutti si alzarono di scatto ed uscirono per dormire fuori. Gli è successo veramente. Raccontava sempre, com`era in Galzia. E poi, ah sì, ebbe anche un`esperienza molto bella. E precisamente in Alto Adige, giù nella parte italiana dell`Alto Adige, lì fu - come si dice - dove misero insieme le truppe, il campo di battaglia, per così dire, nelle Dolomiti meridionali. Ed una volta venne l`imperatore Carlo per ispezionare le truppe. E mio padre era il caposquadra. E l`imperatore Carlo gli strinse la mano. Fu l`esperienza più bella della sua vita, che l`imperatore Carlo: „L`imperatore mi ha dato la mano, ha dato la mano a me.“ Fu la sua esperienza più bella. Il nonno ebbe - allora, il diario del nonno sarebbe veramente interessante. Prima l`entusiasmo, questo grande entusiasmo, „l`orso russo, lo colpiamo prima di quà e dopo di là“ e così via e così via. E dopo si spense lentamente, a poco a poco. - - - Tenne un diario di tutta la guerra. E cioè: copiò tutte le lettere dei suoi figli; tutti i suoi quattro figli erano nei Kaiserjäger. E copiò tutte le loro lettere nel diario. Le ha tutte, come le avevano scritte: „Caro padre“ ? mi ricordo, mio padre; riesco ancora a leggere questo tipo di scrittura. Mio padre scrisse: „Caro padre! Spero che stiate bene.“ Ci si dava del "Voi". „Spero che stiate bene. Anch`io sto bene. Sono nell`ospedale militare a Innsbruck e ho un colpo perforante nel braccio, ma sto abbastanza bene. Che Dio Vi protegga, caro padre, mantenetevi in buona salute. Vostro figlio che vi deve riconoscenza.“ Il figlio che gli deve riconoscenza, lo stesso che ereditò solo una caldaia per fare la polenta e due asciugamani. Sì, così era all`epoca. - - - È interessante per lei?